Posted by:Miriam

Sono nata in Brianza in una calda notte di luglio. Scrivo da quando avevo quattordici anni e nel 2012 ho cominciato questo viaggio che si chiama "E mi alzo sui pedali". Ho pubblicato "Voci di Cicala" nel 2013, "La menta e il fiume" nel 2015 e "Come un rock" nel 2019. Mi piacciono i papaveri, il profumo delle foglie di menta e la ninnananna della risacca del lago. A volte scrivo con gli occhi chiusi.

5 risposte a "Nonluoghi."

  1. Splendida lettura. In effetti è vero, il T.d.S ha questa componente quasi intimista, esclusiva, rarefatta, snob? Un luogo_non_luogo per pochi intimi, forse esagero nel dire che tutti ci si sente a proprio agio, dall’atleta blasonato al primo degli spettatori meno attenti e/o appassionati. Per quanto mi concerne il T.d.S. è un appuntamento imperdibile, dove il tempo e la magia del ciclismo scorrono nei tempi e nei modi giusti, dove l’agonismo è comunque ai massimi livelli, e si torna a casa avendo nel cuore una giornata indimenticabile. Thanks. p.

      1. Certo che sì, probabile che ci siamo incrociati . . . ho fatto anche infimo photo.reportage . . . 🙂 ciao

  2. come sempre brava. Sono le emozioni e i sentimenti che riesco a provare anche quando , io in auto , incrocio o sorpasso un gruppetto di ciclisti . IL
    ciclismo è qualcosa che o l’hai dentro o proprio non lo capisci.

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